sabato 27 novembre 2010

Risposta alla lettera Moratti Moioli

Gentile Signora Moratti,

siamo un gruppo di genitori di bambini iscritti alla scuola primaria e in questi giorni abbiamo ricevuto la lettera indirizzataci da Lei e dall’Assessore Moioli.

Questa lettera ha destato in noi un misto di sconcerto e indignazione, sia per l’inopportunità della stessa che per i contenuti, che dimostrano ancora una volta che abbiamo di fronte un Sindaco che non conosce minimamente la reale situazione della città che amministra e in particolare della scuola, dove le condizioni di studio e di lavoro sono ben diverse da quelle che Lei descrive con tanto compiacimento.

Lei afferma che la formazione e l’educazione dei nostri figli siano una priorità per il Comune da Lei amministrato. Viene da pensare che nella sua considerazione ci sia distinzione fra “figli” e “figliastri”, visti i noti e pesanti tagli alla scuola pubblica rispetto al generoso aumento dei finanziamenti alla scuola privata che li ha accompagnati.

La triste verità è che i tagli alla scuola hanno determinato un reale impoverimento del servizio fornito ai nostri bambini, senza laboratori, senza uscite didattiche, senza possibilità di supporto agli alunni in difficoltà, senza insegnanti per le supplenze brevi, così che i bimbi delle classi scoperte vengono smistati in altre classi, rallentando inevitabilmente le attività. A queste difficoltà fanno fronte solo l’amore e la dedizione degli insegnanti, che compensano come possono le carenze della scuola, anche mettendo a disposizione ore straordinarie di lavoro non retribuite.

Lei vanta di aver fornito il Buono Libri e di assicurare il servizio di pre e post-scuola… questo servizio non è un’invenzione della Sua Amministrazione, dato che esisteva già quando alle elementari ci andavamo noi oltre trent’anni fa e comunque viene fornito a pagamento.

Lei parla di una cifra di 2.800.000 euro già investiti “per rendere le classi dei nostri ragazzi sempre più accoglienti”. Forse Lei non è al corrente del fatto che noi famiglie dobbiamo provvedere con versamenti “volontari” all’acquisto di carta igienica e sapone per i bagni e di ogni genere di materiale di consumo per le classi? Forse Lei non è al corrente del fatto che noi genitori organizziamo le giornate di “scuola aperta” per andare a imbiancare le pareti, per dare almeno la parvenza di non mandare i nostri figli in ambienti fatiscenti, malsani e malsicuri?

Lei parla inoltre di 2 milioni di euro per l’acquisto di arredi e di 30 milioni per lavori di manutenzione ordinaria per i prossimi anni. Su questo esprimeremo una valutazione quando li avremo visti, ma nella Sua lettera non abbiamo trovato alcun cenno alla manutenzione straordinaria, quanto mai necessaria in scuole che stanno letteralmente cadendo a pezzi, con finestre pericolanti, infiltrazioni d’acqua, crepe nei muri, controsoffitti crollati, intonaci così scrostati che i muri mostrano ormai i mattoni, vetri rotti, bagni fuori uso, piastrelle dei pavimenti che si staccano e scatole di derivazione elettrica aperte.

Lei afferma che la qualità del servizio di refezione scolastica “sta migliorando nel corso degli anni”. Questa affermazione è decisamente opinabile e non provata da alcun elemento concreto. Ciò che è concreto, invece, è la class action avviata da duemila famiglie (e altre se ne aggiungeranno) per ottenere che Milano Ristorazione si uniformi alle disposizioni del Contratto sottoscritto con il Comune, della Carta dei Servizi e delle Linee Guida della Regione Lombardia in materia di ristorazione scolastica. Questa azione descrive bene il livello di soddisfazione di chi della mensa usufruisce tutti i giorni, il resto sono solo vane parole.

Lei vanta un servizio di trasporto scolastico per 1.600 bambini. Questi rappresentano una misera minoranza dei bambini che frequentano la scuola primaria; la verità è che l’accesso al servizio è soggetto a limitazioni sempre più restrittive e tante famiglie che ne avrebbero bisogno non possono usufruirne, con il risultato di intasare ancora di più le strade già trafficate dell’ora di punta. Il Comune inoltre rinuncia al contributo economico che queste famiglie verserebbero, rendendo ancora più anti-economico il servizio. E’ lecito il timore che questo servizio, proprio in virtù del limitato numero di utenti e del costo non più giustificato, sia in realtà destinato ad essere soppresso?

Merita un commento anche il modo in cui Lei ha ritenuto di informarci dei brillanti risultati della Sua Amministrazione in materia di istruzione. Da chi sarà sostenuto il costo, certamente non indifferente, di una tale mole di lettere inviate? Questa spudorata e inopportuna azione di campagna elettorale non ha forse sottratto risorse proprio a quei bambini che Lei dice di avere tanto a cuore? Non sarebbe stato meglio spendere questi soldi per riparare qualche vetro rotto o per comprare la carta igienica o i gessi per la lavagna che invece devono essere comprati dalle famiglie?

Per concludere, Lei fa certamente bene ad impegnarsi in una campagna elettorale rivolta agli utilizzatori del servizio scolastico, visto che qui di voti facilmente ne prenderà pochi… La invitiamo però a finanziare questa campagna con soldi Suoi e non nostri o - peggio! - dei nostri bambini.

Augurandoci che in futuro Lei si impegni ad utilizzare meglio il tempo per cui tutti noi La paghiamo,

Le inviamo i migliori saluti

Comitato Genitori Passerini

(Scuola Primaria di via Passerini 4, Milano)



mercoledì 24 novembre 2010

RIUNIONE GIOVEDI 25 NOVEMBRE

Si ricorda a tutti la riunione di giovedi 25 novembre della CREPAINCOMUNE alle ore 21.00 presso la scuola elementare di via Bussero.
Partecipate numerosi!

martedì 16 novembre 2010

articolo su Zona Nove

Per chi l'avesse perso...è un articolo riassuntivo e particolarmente significativo sula situazione delle nostre scuole.

Si trova a

a cura di Antonella Loconsolo.