martedì 23 marzo 2010

articolo su La Repubblica 19 marzo 2010

Noi genitori, imbianchini in classe ma per i muri sfondati nulla da fare
Repubblica — 19 marzo 2010 pagina 2 sezione: MILANO

DINO Bertuzzi ha un figlio alla media Cassinis di via Hermada, zona Niguarda, in attesa di ristrutturazione da anni. Com' è la situazione nella "sua" scuola? «L' edificio è un prefabbricato leggero del 1963, in condizioni di totale fatiscenza e che da dieci anni attende di essere demolito e poi ricostruito, come previsto dal piano opere del Comune. Peccato che nulla si muova: la preside continua a mandare fax alle istituzioni che vengono ignorati. Mancheranno anche i fondi, ma c' è pure disorganizzazione: stiamo aspettando che il Comune affidi l' appalto per le piccole manutenzioni. Nel frattempo ci tocca fare da noi». Cosa intende? «Abbiamo introdotto le cosiddette "Giornate della bellezza", un weekend in cui una cinquantina di genitori, docenti e alunni si rimboccano le manichee sistemano alcune faccende. Ogni anno ripitturiamo le classi e gli spazi comuni come l' aula di sostegno, puliamo, sistemiamo il giardino e il campo di pallavolo totalmente abbandonati. L' ultima volta abbiamo anche piantato alcuni alberi. Piccola manutenzione, non ci spingiamo oltre anche perché c' è il rischio che poi l' amministrazione, se qualcosa va storto, ce ne chieda pure conto». Tutto a vostre spese? «Certamente. Di recente abbiamo anche costituito un comitato di genitori chiamato "Una crepa in Comune". Se non ci pensa Palazzo Marino, infatti, siamo noi a organizzare feste di primavera e lotterie per racimolare fondi e finanziare le nostre piccole opere. Con quei soldi compriamo la cancelleria e la vernice per dipingere i muri ma abbiamo anche finanziato sette computer per riavviare il laboratorio di informatica, sospeso dall' anno scorso dopo il furto di tutti i pc. Un colpo reso più facile dai buchi nei muri». Sarebbe a dire? «Essendo un prefabbricato, ha solo pannelli che rivestono le pareti. Due sono stati eliminati da chissà chi e sono anni che avvengono incursioni di estranei, spesso vandali, dentro l' edificio proprio attraverso quella breccia. Le recinzioni esterne, pure loro, sono malmesse. Furto di computera parte, entrano anche piccioni, cani e gatti randagi. Troviamo spesso escrementi in giro, anche con gli alunni in classe. Ma non è tutto». Ci dica. «Lo scorso novembre abbiamo chiesto al Comune di verificare la presenza di amianto in quei pannelli così vetusti: il sospettoè fortee siamo preoccupati per la salute dei nostri figli. Nessuno si è ancora mosso, però. Ma noi continueremo a insistere». - ILARIA CARRA

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