martedì 23 marzo 2010

IL MANDALA

PREMESSA
Durante i cinque anni di scuola elementare molte esperienze hanno unito tutti i bambini delle attuali quinte,tra cui il laboratorio di yoga.In questo laboratorio spesso si è parlato di mandala , non ci si è però limitati a colorarli, ma anche ad osservarli attentamente, per comprendere che sensazioni comunicavano ma soprattutto per comprendere la loro struttura simbolica. I bambini quindi hanno appreso una discreta dimestichezza nella costruzione e nella lettura dei mandala.
COME E’ NATA L’IDEA DEL MANDALA
L’idea è nata molto spontaneamente.Null’altro poteva rappresentare questi cinque anni assieme, se non un mandala collettivo che spiegasse il nostro percorso. Abbiamo chiesto ai bambini di pensare ad un simbolo che parlasse della loro esperienza scolastica in questi anni.Qualcuno si è unito a coppie, altri a gruppi, accorgendosi che il simbolo individuale, con alcuni ampliamenti od aggiustamenti, poteva essere condiviso e migliorato da altri compagni. Il simbolo è stato disegnato su foglietti piccoli, per dare il senso delle dimensioni che poi sarebbero state inserite nel mandala. Quando i progetti sono stati consegnati,sono stati commentati ed approvati da tutti. Si è passati poi a progettare assieme la collocazione dei simboli all’interno del mandala, di modo che tutto il percorso di lettura avesse senso.
COME SI LEGGE IL MANDALA
Un mandala rappresenta il movimento,sorge continuamente dal centro,tende verso l’esterno e al tempo stesso dall’esterno converge verso il centro. Il centro è la meta. In definitiva tutto è un continuo ruotare intorno al proprio centro (essenza). I simboli sono sempre simmetrici per rimarcare le tappe del percorso che si è intrapreso.
La lettura inizia dal fiore: finalmente, in quinta, i bambini si sentono come dei fiori sbocciati alla vita,sia dal punto di vista dell’autonomia personale, sia dal punto di vista della conoscenza. La maturazione avvenuta è dimostrata dalle foglie su cui si posano; ogni petalo corrisponde ad un anno scolastico.
La stella a cinque punte, una per ogni anno scolastico, ha i vertici arancioni per indicare che tutti gli obiettivi, anno per anno, sono stati raggiunti.
Il canestro rappresenta l’attività sportiva e motoria svolta in questi anni (yoga, esercizio fisico, calcio, softball,minivolley).
La chiave di violino è riferita all’esperienza di educazione musicale svolta con il maestro Mauro Penacca.
Il pentagono, volutamente irregolare, rappresenta i cinque anni scolastici, irregolari per coloro che hanno scelto questo simbolo. L’irregolarità è riferita alla fatica, ai risultati scolastici a volte deludenti, agli ostacoli che si sono frapposti tra i bambini e l’apprendimento. Anch’essi vanno citati ed accolti con dignità. Per alcuni è stato un percorso in salita ma sempre proficuo.
La candela è il simbolo della fiamma della conoscenza, che alcuni pensano di aver acceso dentro di loro.
Le mani sono state un simbolo gettonatissimo, per questo il gruppo che le ha proposte ha dovuto rielaborarle in un unico simbolo, con una rappresentazione che soddisfacesse tutti. Le dita sono cinque, come gli anni scolastici. Le mani sono state utilissime in tutte le attività, preziose come la testa. In classe i bambini hanno veramente sperimentato la scuola del “fare per capire” ma soprattutto il metodo dell’apprendimento cooperativo, in cui tutti hanno aiutato e supportato tutti.
L’uovo che si sta schiudendo rappresenta lo stato d’animo di alcuni bambini, che si sentono come dentro ad un uovo, protetti e coccolati, che si aprirà definitivamente a settembre, col loro ingresso alla scuola media. Il desiderio sarebbe quello di rimanere il più a lungo possibile dentro il guscio.
Il cuore è universalmente simbolo d’amore, chi ha deciso questo simbolo sente di amare molto i compagni, la scuola e la cultura e alla scuola elementare lascerà il proprio cuore.
La cetra, antico strumento musicale, ha cinque corde, proprio come gli anni della scuola elementare e miscela la conoscenza musicale con l’apprendimento della storia antica.
Il guerriero greco ha ispirato alcuni bambini per rappresentare il loro stato d’animo: essi si sentono pronti, coraggiosi, combattivi e grintosi al punto giusto per affrontare la scuola media.
Infine, al centro, la fine del percorso, l’apoteosi: l’albero dai cinque frutti, uno per ogni anno scolastico.Alla fine del percorso ecco ciascun bambino trasformato in un albero. Le radici ben piantate per terra ma la chioma che si eleva verso il cielo, la conoscenza, il futuro. I frutti sono maturi, il tempo è arrivato.Tempo di lasciare la scuola elementare.
Siccome il mandala ha narrato cinque anni di vita in comune, sembrava ripetitivo scrivere una frase particolare, per cui si è lasciata carta bianca a noi maestre, che con le parole “Obiettivo armonia” abbiamo voluto esprimere i nostri intenti educativi nell’arco dei cinque anni scolastici.

Le maestre di quinta

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